Natale, di nuovo. Puntuale, non manca un appuntamento. Si presenta, ogni anno più goffo, più grasso.
Macchè puntuale. E' in anticipo: e gli addobbi, le lucine, e le palline. Si è tutti più buoni, e ci si imbottisce di vino e tortellini. Per non pensare? Io mi ubriaco, così non ci penso. Pranzi infiniti, grottescamente monotoni, seriali. Io me la rido facendomi dei trip assurdi, su quello che si è appena fatto una macchia di pomodoro sulla camicia bianca appena lavata-stirata-asciugata-ultra lucente: un ferito a sangue al mio tavolo che lotta scacciando la sofferenza immane per Resistere al profondo dolore d